Descrizione
DA DOVE VIENE
L’origine è asiatica, ma si è diffuso già in tempi antichi in Europa e in particolare nella zona del Mediterraneo, che ancora adesso è tra le aree a maggior produzione di cedro insieme a India, Indonesia e alle nazioni del Medio Oriente.
LE VARIETÀ
Ci sono molte varietà di cedro che si possono riassumere in due categorie, quelli a polpa dolce e quelli a polpa acida.
La varietà di cedro più diffuse in Italia sono la Liscio Diamante (Calabria) e la Vozza Vozza (Sicilia).
COME SI MANGIA
Può essere utilizzato come frutto da tavola o unito a insalate varie, oppure come aroma in numerose pietanze.
Viene usato anche per la preparazione di bibite analcoliche (la mitica cedrata) e frutta candita.
La maggior parte della produzione va all’industria farmaceutica per l’elaborazione dell’olio essenziale.
PERCHÈ FA BENE
Ricco di potassio e vitamina C, il succo elimina gas e fermentazioni alla base di coliti e gonfiori addominali ed abbassa anche la pressione; le sue qualità spaziano dall’azione di contrasto dei radicali liberi, alla prevenzione antitumorale, dell’obesità e di alcune patologie cardiovascolari. Grazie alle straordinarie proprietà antiossidanti dovute alla quantità e qualità di flavonoidi presenti nell’agrume, il cedro è divenuto l’emblema della “Giornata nazionale del malato oncologico”.
COME CONSERVARLO
Vanno conservati in ambiente fresco e asciutto (sul balcone al riparo dal freddo eccessivo o nel posto più fresco della casa), possibilmente non in frigorifero. Si mantengono per una decina di giorni o anche più.
Nota: I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.