Topinambur

Topinambur

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LE ORIGINI
Il Topinambur è un tubero originario del Nord America e del Canada ma si è presto esteso in tutto il continente americano.
Ha conosciuto un momento di grande notorietà durante la seconda guerra mondiale, quando in Europa veniva consumato al posto delle patate. Negli ultimi tempi è stato riscoperto, anche nelle ricette dei grandi chef.

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Peso N/A
Origine

Italia

Linea prodotto

Bio Ullallà, Convenzionale

Formato

Cartone originale, Vassoio

Descrizione

DA DOVE VIENE
Attualmente le zone di produzione più importanti sono nell’Europa centrale (Germania, Olanda, Belgio), ma da non sottovalutare anche la produzione nazionale (al centro e al Nord Italia, soprattutto).

LE VARIETÀ
Il Topinambur ha una forma irregolare e nodosa, all’apparenza simile allo zenzero o a una patata bitorzoluta, di questo tubero ne esistono due varietà: il topinambur bordeaux, che si trova da ottobre ad aprile, e il topinambur bianco, presente sul mercato da fine agosto.

COME SI MANGIA
Non è indispensabile pelare la buccia, che è edibile, ma se si decide di farlo, il consiglio è di indossare dei guanti perché annerisce le mani.
È possibile mangiarlo anche crudo, tagliato a pezzetti o grattugiato e aggiunto in insalate, se invece lo si consuma cotto può essere bollito al vapore, fritto, al forno o saltato in padella.
Oltre che come contorno può essere un’ottima base per una vellutata oppure un tocco di classe per insaporire minestre e primi piatti in genere.

PERCHÈ FA BENE
Il topinambur non contiene amidi ma inulina, una fibra vegetale a basso contenuto glicemico quindi sia per chi soffre di glicemia alta o di diabete o per chi sta cercando di tenere sotto controllo il proprio peso.
Favorisce la digestione e ne regolarizza la funzionalità.
Il Topinambur inoltre è ricchissimo di potassio (più della celeberrima banana)
È sconsigliato il consumo ai bambini sotto i 3 anni in quanto potrebbe non rivelarsi del tutto digeribile.

COME CONSERVARLO
È un prodotto piuttosto delicato al contrario di altri tuberi come la patata.
Si conserva in frigorifero per circa tre giorni, se ben avvolto in un sacchetto di plastica, fino a una settimana.

Nota: I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

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